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"Chiamare «società» il popolo di estranei in mezzo al quale viviamo è una tale usurpazione di significato che gli stessi sociologi hanno avuto la decenza di rinunciare a al concetto. Essi preferiscono ora la metafora della rete per descrivere il modo in cui si connettono le solitudini cibernetiche, con cui si annodano le deboli interazioni conosciute sotto al nome di «colleghi», «contatti», «amici», «relazione», o «avventura». Ed ecco che a un certo punto, si arriva a vedere chiaramente come queste reti si condensino in un centro, ma esso sia un centro dove non si condivide nulla, se non dei codici, e dove nulla si attiva, se non l'incessante ricomposizione di una identità." - L'insurrezione che viene
Posted on 02:33

L'era delle bugie

By Dual_Core alle 02:33

di Marina Hoyos Marín

L'autore prende in esame gli indicatori utilizzati per determinare lo scivoloso indice di "sviluppo" a livello globale.
Un articolo dell'ultima pubblicazione di La Décroissance ha giustamente sostenuto che in questo mondo, è una punizione avere qualcosa che interessi al capitalismo. Tuttavia, ci sono ancora persone che credono che il capitalismo globale, o la globalizzazione, non solo ha portato un miglioramento economico, ma quel che è peggio: uno sviluppo. Il termine sviluppo è una delle parole che racchiude  sempre più significati e che più bugie nasconde contemporaneamente. Allo stesso modo con cui il termine progresso è stato messo fuori catalogo dagli oggetti in offerta, così dovrebbe accadere al suo partner lo sviluppo.


Non ci vuole un economista per sapere che quando il PIL aumenta, la nazione e, naturalmente, il mondo vanno bene. E' evidente che il PIL è direttamente proporzionale alla felicità umana. L'unica incognita è: I romani erano felici? Probabilmente no, il loro PIL non è mai stato all' altezza di quello Svedese. Quindi, vedete infine che non ci vuole un economista per capire che questa è una grande bugia. Come bene ha detto in un'intervista Saramago viviamo nell nell'era delle bugie.
Mai com'ora la bugia era stata il nostro pane quotidiano, mai Nietzsche aveva avuto così tanta ragione  nel dire che la verità è un insieme di metafore, metonimie e antropomorfismo. Forse uno dovrebbe essere un pò più preparato in economia per capire che il PIL ignora la disuguaglianza interna di un paese. Ma parliamo la lingua della strada. Alcuni paesi del Centro e del Sud America hanno un PIL alto, anche se la percentuale di estrema povertà è davvero notevole. Per esempio, Argentina, Colombia e Messico hanno un PIL molto più alto di alcuni paesi europei, tuttavia, le disuguaglianze interne sono maggiori.

Sicuramente questo fatto non è molto significativo, ma è qualcosa da considerare con un indice molto utilizzato anche da economisti, giornalisti, docenti universitari, politici e intellettuali. Parliamo dell' indice di sviluppo umano (HDI).

L'HDI è un indice che tiene conto del PIL, l'aspettativa di vita e il livello di istruzione. Chi potrebbe essere contro un indice così meraviglioso? Oltre al fatto che il PIL non tiene conto delle disparità interne aggiungiamo a questo che l'indicatore non tiene conto della nostra grande amica e compagna economia sommersa. In un momento di crisi come quello che stiamo vivendo nel Primo mondo il PIL non può essere molto elevato, ma non ci fa morire di fame, giacchè l'istinto di sopravvivenza e scaltrezza sono innati negli esseri umani. Ma oltre all' infame PIL, gli altri indicatori non è che siano granchè, forse il più onesto è quello sull'aspettativa di vita. Con riguardo al livello di istruzione, mi chiedo che cosa si intende per educazione. In realtà, tutti gli esseri umani ricevono un'istruzione. Anche il bambino che vive in una favela di Rio de Janeiro, e non è mai stato in grado di andare a scuola, è stato educato a sopravvivere nelle strade di Rio, ma senza essere così estremi, ci sono molte comunità indigene che offrono un'istruzione ai loro membri, e tuttavia non essendo riconosciute dallo Stato, queste persone vanno ad ingrossare il numero di analfabeti nel mondo. E, pertanto, questo non è sviluppo, ma sottosviluppo.

Ma ci sono ancora informazioni ancora più rivelatrici per disprezzare il povero HDI, ed è che si tratta di un indice che implica una ponderazione dei suoi indicatori. Se mettiamo a disposizione più valori al PIL rispetto al resto, ci danno un IDH diverso che se diamo più valore alla speranza di vita rispetto agli altri due. Pertanto, come il detto popolare dice: due pesi due misure.

Ribadisco ancora una volta la sentenza di Saramago, viviamo nell'era delle bugie. In questo mondo globale, è così difficile da trovare la fonte della menzogna, perché la menzogna si comporta come una multinazionale, ha franchising  in tutto il mondo, anche in quelle terre che sono stati dominati dal "buon selvaggio. La menzogna non ha proprietari, ma solo azionisti. La menzogna è la prima causa del debito illegittimo. Grazie a lei siamo in grado di saldare un debito che è stato pagato un migliaio di volte. Ma che cosa dà in più? Anche se siamo noi paesi ricchi a generare il maggior debito esterno, anche se siamo noi stessi le cause del terribile debito ecologico...non siamo noi i propietrai delle azioni della menzogna? Che colpa abbiamo noi se il Sud ha ciò che importa al capitalismo?


Fonte: http://www.diagonalperiodico.net/La-Edad-de-la-Mentira.html

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