I - Incidenti e sdoppiamento
Un aneddoto vuole che gli ispettori di una dogana non siano mai riusciti a capire cosa traficasse un uomo nella sua carriola, perché trafficava carriole. Allo stesso modo, la maschera del supereroe è il simbolo visibile di ciò che egli vuole nascondere. La storia matrice del protagonista, attraverso lo sdoppiamento, maschera la realtà da cui deriva, cioè la cultura egemonica del capitalismo del secolo scorso.
Se vediamo gli eroi della "cultura di massa", da Superman a Terminator, vediamo che le loro caratteristiche, la maschera e lo sdoppiamento, rimangono costanti ma rivelano anche un cambiamento nel inconscio collettivo americano.
Simile a quanto descritto da Joseph Campbell (1949) sugli antichi miti, vediamo che la nascita dell'eroe moderno è una forma di rinascita causata da una morte simbolica, da un incidente tecnologico. Ma "l'incidente", non ha nulla di accidentale perche chiude la frattura ideologica tanto quanto la realtà che effettivamente apre.
Se le armi di difesa e distruzione sono il risultato di una economia capitalista basata sul ciclo indefinito di capitale, se la tecnologia militare è il prodotto di calcolo e riproduzione in serie, se il vero eroe è onorato nel cimitero "del soldato sconosciuto "e i suoi guerrieri sono anonimi e agiscono in grande massa come un meccanismo impersonale, allora il supereroe è presentato come un individuo unico e le sue armi sono uniche, e mai un prodotto
di calcolo tecnologico, che sia in grado di riprodurlo. Per questo motivo, è necessario ricorrere ancora una volta alll'incidente. Anche per la produzione di armi eccezionali dell'eroe eccezionale. E' necessario mettere a verbale che lo scudo di Capitan America, l'eroe dotato per caso di superpoteri, è anch'esso prodotto di un incidente, lo scudo è costituito da una lega irriproducibile, creato per caso e non può essere duplicato.
La realtà è esattamente l'opposta: non ci sono incidenti creatori; ci sono disastri calcolati. Non ci sono persone ne opere originali, al contrario: tutto è prodotto in serie, il popolo è la massa e i cittadini sono prima produttori e poi consumatori.
L'incidente divide la vita di tutti questi supereroi in due, il reale e il superdotato, il lavoratore anonimo e il consumatore di fantasia produttiva.
Tutti gli eroi resi popolari dalla cultura egemona hanno una doppia personalità, come la pratica e il discorso. Questo fenomeno si può trovare in gran numero in Europa, nelle antiche storie, come le fiabe. Tutte le storie di rane, principi, racconti africani e innumerevoli mutazioni fantastiche rivelano una antica origine di questa dualità psicologica (Carl G. Jung). La personalità segreta è aggressiva, violenta e irrazionale. La dualità appare esplicitamente nell' Inghilterra col Strange Case of Dr. Jekyll e Mr. Hyde (1886). Il contesto era un'altro, un altro impero, quello britannico, la rivoluzione industriale e il positivismo scientifico. Sia la Pax Britannica, sia i progressi industriali che il positivismo razionalista si manifestano in questi miti, come l'orrore all'irrazionale.
Ma nella cultura americana la maschera e la dualità si estremizzano. La forza irrazionale viene rivendicata.
Tra Superman (1933) e la serie TV Il fuggitivo (1967) avviene una storia di cambiamento globale. Nel caso di Richard Kimble, la metamorfosi è inversa a quella di Clark Kent: il volto pubblico è il volto criminale, mentre il volto illegale è quello positivo, ringiovanito. Superman è il muscolo della potenza egemone che fa giustizia. Il fuggitivo è l'astuzia degli oppressi per la giustizia.
Quando non c'era ancora nessuna kryptonite e Superman non aveva alcun limite alla sua forza bruta, uno dei personaggi di Superman schernisce l'eroe dicendo: "“he may possess super strength but he was as easy to trick as a child" (avrai anche i superpoteri ma è ingannarti è stato facile come con un bambino). Come se non bastasse, Superman si vanta raramente della sua intelligenza. Si potrebbe dire mai: risolvere questa debolezza con più potenza muscolare.
L'altra debolezza di Superman è Louis Lane stessa, così bella e desiderabile quanto sciocca visto che ogni sua iniziativa, - dopo aver umiliato o disubbidito a Clark Kent- finisce in catastrofe e in un'altra buona occasione per l'apparizione di Superman alla riscossa.
Ma ancora nel "Il fuggitivo" (Richard Kimble) la maschera e lo sdoppiamento sopravvivono. L'incidente è doppio: in primo luogo l'omicidio di sua moglie, che cambia la sua vita, e la seconda l'incidente del treno che gli permette di scappare e lo salva dalla morte per mano di una giustizia "cieca" ( "an innocent victim of blind justice"). Il fuggitivo cambia identità (nuova maschera) e fugge dalla polizia. Il fuggitivo è un medico onesto / detenuto, un perseguitato / liberato, e così via. Cioè, il cittadino corretto che esegue il sogno della clandestinità, la dualità che sta alla stessa base della fondazione degli Stati Uniti: la legittimità e la disobbedienza, la giustizia propria e irrazionale dell'oppresso e la giustizia formale, "politicamente corretta" dell'oppressore. Anche così c'è l'incidente provvidenziale, reale o immaginario, come la tempesta che cambiò la rotta e il destino dei Padri Pellegrini nel 1620.
La crescente secolarizzazione in seguito alla rivoluzione francese e la rivoluzione industriale (Eric Hobsbawm) significava una lotta contro il potere teocratico che aveva dominato le società occidentali. Nel frattempo però il vuoto viene riempito da una natura scientifico-tecnologica che soppianta il precedente ruolo della chiesa nella articolazione di un discorso mitico delle stesse società. Superman appare nel cielo sempre in tempo quando la vittima ne ha bisogno, - implorando il suo aiuto - chiara sostituzione di Dio, in particolare il Dio dell'Antico Testamento che promette giustizia sulla terra, non nell' aldilà cristiano e musulmano.
II - Cani, gatti e topi
Anche i personaggi centrali del mondo di Walt Disney e Hannah Barbera sono entrambi tanto più reali - più centrali - quanto più ibridi, mutanti o ambigui. La centralità, questa iper-realtà è circondata e incorniciata da esseri secondari: animali che sembrano animali ed esseri umani che sembrano esseri umani.
Se la millenaria storia dell'arte ha insistito sul fatto che gli esseri umani possano essere rappresentati dalla cintola in su, qui ci sono esseri umani dalla vita in giù. Anche quando si guardano, i loro volti non sono volti di divinità, ma di esseri innocenti, quasi sciocchi e sprovveduti dalle trame che astuti personaggi ibiridi - i nuovi reali - stanno sviluppando. Altrettanto sciocchi e incauti sono gli animali che sembrano animali.
Nel mondo "reale" degli esseri umani, i cani rappresentano l'autorità, l'amicizia e la fedeltà soprattutto. Per questo motivo, e perché non nasce dal latino, bensì dal mondo anglosassone, entrando nel "mondo reale della fiction" generalmente i cani assumono professioni da guardie e di polizia. E 'paradossale che questi ruoli non rappresentano l'astuzia, ma l'ingenuità. Per la tradizione cristiana, non per l'Illuminismo, l'ingenuità e l'innocenza sono virtù; la furbizia è un attributo dell'angelo caduto. La legge - l'obbedienza - è ingenua; L'illegale è astuto. L'ingenuità "del guardiano" rappresenta un valore etico positivo. Tuttavia, questa è un'altra maschera della realtà.
I Topi insieme ai gatti condividono il centro del mondo "reale della finzione." Essi sono tanto più reali quanto ibridi . Le asociazioni temporanee tra topi e cani sono fatte per astuzia del topo, non del cane. Così il più debole del gruppo (topo) ottiene la sicurezza e la protezione del più forte (cane), contro la persecuzione dei poteri intermedi (gatto).
In ambito internazionale, le posizioni di potere hanno il loro parallelo, nella serie potere imperiali / governi periferici / resistenza marginale.
La dislocazione e la maschera consistono nell'attribuire ad una realtà valori inversi per crearla e riprodurla. Il potere non è la forza ingenua, ma chi invece agisce con la logica di costruzione / distruzione che poco o nulla hanno di opera personale.
Il potere egemonico è presentato con un attributo contrario alla realtà: la semplicità e la bontà della difesa dei più deboli al posto dell'agressione, mentre le seconde categorie della gerarchia sono gli amministratori di tutti i mali del sistema di potere.
Non si tratta esclusivamente di un modello anglosassone. Si è ripetuto nel corso della storia. Nella Spagna imperiale, dal saggio politico di Quevedo (Politica di Dio, 1626), il romanzo di Cervantes (Don Chisciotte, 1605), il teatro di Lope de Vega (Fonte Ovejuna, 1619) alle accuse di Bartolomé de Case (distruzione delle Indie, 1552) e Las cronicas de Guaman Poma de Ayala (Nuova cronica e buon governo, 1615), che era considerata la più grande potenza politica e morale, i re, non vengono mai messi in discussione davanti ad un reclamo. Inoltre, tutte le richieste di violazioni, oppressioni e ingiustizie sono dirette verso il re, come reclami nei confronti dei vice e dei governatori.
La storia della guerra d'Indipendenza americana non è diversa a questa storia nè diversa dalla storia embrionale dell'indipendenza dell'America Latina. Anche nel famoso Common Sense (1776) di Thomas Paine, tutti gli argomenti e probabilmente tutte le intenzioni degli americani in rivolta sonocontro l'impero britannico, tra cui G. Washington non erano dirette a re George III, ma al centro della struttura gerarchica: il Parlamento e i suoi ministri.
I re - i cani - rappresentavano un potere legale, legittimo e un po 'ingenuo. In realtà erano l'incarnazione di tutto questo, come Charles II, il re idiota.I ministri e governatori, gli esattori delle tasse e gli editori, sono stati i veri despoti felini.
Per l'analisi post marxista, il re non era nemmeno il cane detentore del monopolio del potere, ma uno strumento di oppressione e di sfruttamento - insieme ai gatti - di un sistema impersonale, il capitalismo.
Per la nostra analisi, ll potere necessita un esercizio permanente di travestitismo, considerando che la sua forza risiede proprio nella sua "ostentata invisibilità" . Il potere può, persino, farsi passare come critico, ma in questo caso ad alto rischio solo concentrando la loro critica ai mezzi medi spostando l'attenzione da se stesso.
Quando il capitalismo industriale si trasforma in un capitalismo di consumo - consumo di beni, consumo di simboli - le sue espressioni popolari cambiano. I'espressione mediatica assume una voce critica e parodistica. Negli anni novanta I Simpsons apportano una modifica importante al fine di evitare l'ibridismo animale e presentare il "mondo reale degli esseri umani", senza la suddivisione prevista, diventando così un esempio di critica. Ma è una sorta di Lazarillo de Tormes (1554), testimonianza storica e parodia sociale fatta da sopra verso sotto, i poveri sono sempre divertenti, senza volontà alcuna di cambiamento.
Utilizzando il divertimento, più che la comicità, si neutralizza ogni possibile critica, trasformando un dramma vero in una commedia fantastica. Oggetto di critiche, le loro facce (troppo) visibili, spiazzano dal centro un intero sistema politico, economico e culturale. Homer Simpson è un esempio di lavoratore ingenuo e decadente, con una figlia intelligente, eterna promessa di un futuro cambio e un boss capitalista e sfruttatore, chiaramente il (nuovo) bad boy.
Ma qui ancora una volta, il boss, ambizioso, corrotto e milionario,
è un manager di medio livello, un gatto, che concentra tutto il male del sistema che rappresenta. Il sistema, non il peggiore di tutti quelli che la storia ha dato alla luce, come il buon re, se ne lava le mani e giustifica ogni dolore, ingiustizia, realtà mediocre o realtà opprimente per la presenza di cattivi manager di medio livello, per l'esistenza di gatti che giocano con i topi. Il rapporto cane / gatto / topo non è in discussione in quanto è stato stabilito da una presunta natura. Ciò equivale a dire, un presente senza storia. Una realtà indiscutibile dalla quale possiamo ridere ad alta voce e sopportare in silenzio.
Fonte in lingua originale: http://www.tlaxcala.es
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